Chi mi ascolta, mi segua (parola di copywriter)

Mar 2, 2022 | Formazione e Bio | Visualizzazioni: 821

Insegnare e fare formazione, per tanti anni, mi ha fatto capire l’importanza di saper ascoltare. Mi ha insegnato ad ascoltare in maniera profonda, facendo di me una copywriter che ascolta con cura quel che mi chiede un cliente.

ASCOLTARE, CIOÈ?

Ascoltare non è quell’atto fisiologico che si fa con le orecchie – quello è “sentire”.  Ascoltare è fare silenzio, soprattutto mentale, eliminare preconcetti, pregiudizi, opinioni personali, e rimanere concentrati ad ascoltare le necessità, le perplessità, i desideri di chi abbiamo davanti – per esempio chi ci contatta per scrivere la storia del suo brand. Ascoltare la storia del brand, prima di farne uno storytelling sul web, è un atto genuino, dove proviamo a metterci nei panni di chi ha dato vita al brand, per capire non solo cosa ci sta chiedendo di raccontare, ma anche le sue emozioni – in modo da farle trasparire anch’esse sul web. Senza un atteggiamento di questo tipo, non è possibile costruire una relazione di fiducia – o una relazione tout court.

CHI INSEGNA, IMPARA AD ASCOLTARE

Nel mio lavoro di docente di lingue e italiano a stranieri, ho imparato  a entrare in classe e mettermi in ascolto dell’umore generale di chi avevo davanti, dei bisogni della giornata. Con una classe poco attenta per via di eventi turbolenti precedenti, conviene andare avanti a kamikaze con la spiegazione? O meglio lasciare un attimo di respiro, per sostenere la ripresa dell’attenzione? Nelle giornate di formazione, invece, spesso avevo davanti centinaia di persone con mille domande. Potevo parlare solo io? No: per me, era sapermi flettere come canna al vento, con la stessa leggerezza e imparzialità, con orecchie (e cuore!) ben aperte, pronta ad accogliere ogni necessità o richiesta, per arrivare a una possibile risposta.

LO ZAMPINO DELLA PSICOLOGIA

In psicologia, Carl Rogers definisce “attivo” questo tipo di ascolto. Perché coinvolge in maniera attiva chi ascolta. I principi di fondo sono l’accettazione e l’empatia, che permettono di stabilire un rapporto autentico con chi parla. Vuol dire ascoltare con vera attenzione, coinvolgimento, rispetto, senza interrompere di continuo o imporsi. Una modalità comunicativa “sana”,  costruttiva, nutriente – e alla fine efficace.

In un articolo dell’ottobre 2015, sul suo blog la psicoterapeuta Nicoletta Cinotti scrive: “L’ascolto richiede attenzione e l’attenzione che riceviamo innesca un circolo virtuoso che sostiene la nostra comunicazione.” E chi scrive contenuti digitali lo sa, quanto è importante sostenere la comunicazione con chi ci richiede un lavoro di scrittura per valorizzare il suo brand.

ASCOLTARE NEL COPYWRITING

Con queste premesse, quanto conta, per chi scrive contenuti online, saper ascoltare davvero chi commissiona quei contenuti? Beh, moltissimo. Ci sono piccole e semplici strategie da tenere a mente quando ci si relaziona con chi ci contatta per scrivere. Un ascolto attivo vuol dire, per esempio, che io:

  • taccio e ti lascio parlare senza interruzioni, per incoraggiarti a raccontare la tua storia, i tuoi valori. Come scrive Matteo Rampin nel suo libro Parlami. Piccolo libro dell’ascolto, “Mi impegno a fare di questo silenzio una sfera accogliente, un’attesa salda e ferma, perché i nostri racconti prendano vita in un ‘campo di possibilità’ in cui seminare insieme e insieme coltivare, e raccogliere”;
  • ascolto in modo percettivo, come un direttore d’orchestra, che, come osserva Rampin, si sforza per “riuscire a distinguere le pause del tuo raccontare in base alla loro funzione; notare i più tenui crescendo e decrescendo…sentire “fisicamente” il tuo ritmo personale;
  • una volta che hai finito di raccontarti, riformulo la tua storia e le tue richieste, cioè le ripeto con parole mie. Così verifico se ho capito bene, assieme a te, e do ulteriore valore ai tuoi bisogni, a chi sei tu.

Sono solo alcune delle strategie possibili per creare un clima di ascolto partecipe con chi ci commissiona un lavoro. E se per caso sei in cerca di una persona che ti ascolti bene e con cura, prima di scrivere contenuti digitali per te, per la tua azienda, per il tuo brand.. beh, forse hai trovato la persona per te!

Se clicchi qui trovi servizi di scrittura digitale e formazione basati proprio sull’ascolto attivo: chi ha voglia di essere ascoltato veramente, mi segua!

Verusca Costenaro

C’è una cosa che tutti possiamo fare e che può cambiare il mondo. È un’azione semplice ed economica, che non richiede titoli di studio, prestanza fisica o bellezza, né doti da attori o strane “tecniche di comunicazione”; è qualcosa che si può fare quando si è sani e quando si è malati, da giovani e da vecchi, ovunque e sempre: ascoltare.

Matteo Rampin, psichiatra e psicoterapeuta.

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Falla semplice!

Falla semplice!

I miei studi sulla lingua inglese e la mia esperienza come formatrice mi hanno insegnato il valore della semplicità. Ci rifletto assieme ad alcune osservazioni di Annamaria Testa.