Fammi leggere chiaro: il testo digitale democratico

Dic 31, 2022 | Copywriting | Visualizzazioni: 811

Il concetto di democrazia, dalla politica al copy e content writing: l’importanza di rendere il testo digitale democratico, ossia chiaro, comprensibile e accessibile al grande pubblico che legge.

LA PAROLA DEMOCRAZIA

Democrazia, mi spiega la Treccani online, è quella “forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.

Se applichiamo il concetto di democrazia all’ambito del copywriting e content writing, ne deriva il diritto, per chi legge online, ad avere ugual accesso a un testo digitale. Significa, per chi scrive un contenuto digitale, garantire la partecipazione  in piena uguaglianza all’esercizio della lettura.

DEMOCRATIZZARE IL LINGUAGGIO

Alcuni fatti del mondo politico mi portano a riflettere sull’importanza della qualità rispetto alla quantità. Sul valore di rendere un testo chiaro e comprensibile, accessibile, anche in ambito di scrittura digitale.

L’8 gennaio 2022, Sabina Cassese scriveva sul Corriere della Sera, nel suo pezzo “La legge oscura delle leggi”: “L’anno è terminato con un fuoco d’artificio finale: il decreto legge soprannominato Milleproroghe, del 23 dicembre, ha 111 commi; la legge di Bilancio, del 30 dicembre, ne ha 1.124; è stato calcolato che il sessantasettesimo governo della Repubblica abbia posto 35 volte la fiducia, una media superiore a tre al mese, per ottenere una più sollecita approvazione parlamentare dei propri disegni di legge o decreti legge. Peccato che la qualità delle norme non sia all’altezza della loro quantità”.

Cassese aggiunge poi che sul sito della Presidenza dei Consiglio dei ministri compare una lista di 37 provvedimenti di vario tipo, attualmente in vigore. Perché lo Stato non ha messo assieme questi provvedimenti, in un unico testo, coordinandoli per bene?, si chiede la giornalista. “Codificare vuol dire rendere conoscibile e democratizzare il diritto”, osserva Cassese.

Allora io, come copy e content writer, intendo rendere conoscibile e democratizzare il linguaggio digitale. Il che può significare:

  • togliere il superfluo: i giri di parole, le strutture sintattiche complesse, le frasi lunghe e involute;
  • esplicitare contenuti o concetti poco chiari, vaghi, ambigui: eliminare i doppi sensi, le doppie negazioni, non esagerare con le metafore, se il testo non lo richiede;
  • restare semplici: frasi brevi e lineari, tempi verbali alla forma attiva, parole concrete, di uso quotidiano.

Nel momento in cui si democratizza il diritto, prosegue Cassese nel suo articolo, “si fa chiarezza, si coordina, si semplifica, si dà coerenza, alla fine si rende la vita più facile ai cittadini, che non dovrebbero essere obbligati a ricorrere a tecnici o esperti per conoscere i loro diritti e i loro doveri”.  

Rendere la vita più facile ai cittadini, è esattamente l’obiettivo che si dovrebbe porre chi per lavoro scrive un contenuto digitale che sarà letto da cittadini.

COMPRENDERE PER GIUDICARE E SCEGLIERE

In chiusura di articolo, Cassese osserva che “[…] chiarezza nel governare, specialmente se si tratta di norme diretta a regolare la vita quotidiana di milioni di persone, consente ai cittadini di comprendere, giudicare, e poi di scegliere; quindi, serve a mantenere un buon rapporto tra Stato e società”.

Allo stesso modo, un testo digitale chiaro consente ai cittadini di comprendere, giudicare, scegliere (specie se ci sono pubblicità e marketing di mezzo). Io, cittadino, voglio “leggerci chiaro”, prima di fare un acquisto, per esempio. E qui, nel rapporto “chiaro” e comprensibile tra testo digitale e cittadino, sta la riuscita o meno dell’obiettivo del testo. Sta, in poche parole, la riuscita del rapporto tra cittadino-copywriter e cittadino-possibile acquirente. Il successo della relazione cittadino-cittadino – alla fine. Il che, ancora, non è poco.

Per questo, come copy e content writer digitale, il mio motto è: BE LIGHT, BE HAPPY! Dove quel “light”, sta per leggero, chiaro, comprensibile  – e tutto quel che ne consegue, come accessibile e inclusivo. La democrazia, a quanto pare, sta nelle piccole cose – e pure la scrittura.

 

 

 

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Verusca Costenaro

La qualità della democrazia è strettamente intrecciata con la qualità del giornalismo.

Bill Moyers,  giornalista e opinionista.

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Il lavoro del copywriting e content writing è un percorso di costruzione, come avviene in architettura. Una costruzione in cui i mattoni sono le parole. Ci rifletto grazie a Gae Aulenti.

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